La Juventus di questa stagione non sembra conoscere ostacoli, con il campionato ormai in tasca e la finale di Coppa Italia conquistata con una grande prova a Firenze, i bianconeri si preparano ad una delle sfide meno semplici della stagione. Non c’è ironia, la partita contro il Parma nasconde molte insidie, innanzitutto perché i ducali anche contro l’Udinese hanno dimostrato di avere orgoglio da vendere e dimostrarlo contro la squadra oggettivamente più forte sarebbe un bel segnale in una stagione disastrata. Senza dimenticare che la testa dei ragazzi di Allegri inevitabilmente sabato sera sarà un po’ anche rivolta all’impegno di Champions League contro il Monaco, insomma non stupirebbe un mezzo passo falso.
Qualche mese fa, magari la scorsa estate dopo l’addio di Conte, nessuno pensava che questa squadra avesse potuto migliorare ancora, non lo pensava nemmeno il ct della Nazionale probabilmente. E invece Pirlo e compagni hanno stupito tutti, forse proprio per dimostrare che i successi raccolti negli ultimi tre anni erano sì frutto della carica dell’allenatore ma probabilmente anche di un gruppo compatto e pieno di qualità. Il lavoro svolto da Massimiliano Allegri ha stupito in positivo anche gli stessi calciatori che adesso sono tutti concordi col dire che, sì, questa Juve è più forte di quella di Conte. Ne è convinto Bonucci che quest’anno sta battendo ogni record in quanto a presenze, la Juve ha ereditato in questi nove mesi le caratteristiche del nuovo allenatore trasformandole in un ulteriore punto di forza:
Quello di Firenze è stato un successo importante, ottenuto con una grande prestazione a livello mentale. Allegri è intelligente e paziente e credo che nella partita del Franchi la squadra abbia rispecchiato la personalità dell’allenatore. Rispetto agli scorsi anni quando affrontavamo gare da dentro o fuori siamo stati meno precipitosi e più pazienti e abbiamo aspettato il momento giusto per colpire.
Pazienza e intelligenza però non hanno rimpiazzato un’altra dote, alla base dei successi degli scorsi anni: la fame. Per questo Bonucci non si culla dopo il trionfo fiorentino ma mette già nel mirino le prossime avversarie, a partire proprio dal Parma, una partita che, manco a dirlo, sarà “fondamentale”:
Vincere sabato sarebbe fondamentale, per non dare speranze alle inseguitrici e per arrivare alla gara di Champions con il morale alto. Abbiamo il massimo rispetto per il Monaco, perché ha tutte le qualità per essere nei quarti di Champions. Lo abbiamo visto anche contro l’Arsenal, la loro arma migliore e il contropiede e Berbatov è uno dei migliori attaccanti d’Europa, quindi dovremo stare molto attenti. Sognare non costa nulla, a patto di rimanere con i piedi per terra ed essere umili. Non dobbiamo illuderci, avere la convinzione di poter vincere. Siamo consapevoli della nostra forza e questo grazie ai successi ottenuti negli scorsi anni, in cui abbiamo raggiunto obiettivi importanti. Ora siamo pronti per continuare a farlo.
Gli fa eco il compagno di reparto Chiellini, anche lui sottolinea questa nuova dote della squadra, che lui chiama “tranquillità”. La Juventus è scesa in campo con la sicurezza di poter provare a ribaltare la sconfitta dell’andata, questo non significa essere sicuri di vincere. A rendere ancora più evidente il processo di maturazione, come lo chiama il livornese, è il fatto che la squadra sia riuscita a sfoderare una prova di altissimo livello nonostante fosse priva di alcuni dei suoi uomini chiave:
Lo avete visto tutti. È una sensazione che abbiamo avuto in campo ma che immagino si sia avuta anche all’esterno: fin dall’inizio del match contro la Fiorentina, la Juventus aveva la consapevolezza del fatto che avrebbe centrato l’obiettivo; con la tranquillità di chi sa di poter svoltare da un momento all’altro. Siamo stati bravi a gestire la partita con cinque assenze importanti, assenze che non si sono sentite. Gli elementi che hanno sostituito i cosiddetti “titolari”, le cosiddette pietre portanti del nostro gruppo, pur giocando meno, hanno disputato un’ottima partita. Il nostro processo di maturazione, in atto ormai da un po’, sta continuando in maniera spedita. Stiamo proseguendo nella nostra crescita: più sereni, più consapevoli, più esperti, più all’altezza della situazione.
Non resta che aspettare i prossimi esami, per verificare questi progressi di cui parlando Bonucci e Chiellini, anche se a questo punto della stagione è chiaro che il bilancio del primo anno “dopo Conte” sia più che positivo.
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